Allergia all'avena: sintomi, cause e trattamento

Panoramica

Se ti accorgi di avere delle macchie o di avere il naso che cola dopo aver mangiato una ciotola di farina d'avena, potresti essere allergico o sensibile a una proteina presente nell'avena. Questa proteina è chiamata avenina.

L'allergia all'avena e la sensibilità all'avena innescano entrambe una risposta del sistema immunitario. Ciò si traduce nella formazione di anticorpi progettati per combattere una sostanza aliena che il corpo percepisce come una minaccia, come l'avenina.

Alcune persone che si ritrovano a manifestare sintomi dopo aver mangiato l'avena potrebbero non essere affatto allergiche all'avena, ma piuttosto, potrebbero avere sensibilità al glutine o celiachia.

Il glutine è una proteina presente nel grano. L'avena non contiene glutine; tuttavia, sono spesso coltivati ​​e lavorati in strutture che gestiscono anche grano, segale e altre sostanze che contengono glutine.

Ne può derivare una contaminazione incrociata tra questi prodotti, che fa sì che tracce di glutine contaminino i prodotti di avena. Se devi evitare il glutine, assicurati che qualsiasi prodotto che mangi o usi che contiene avena sia etichettato come privo di glutine.

Potresti anche provare fastidio gastrico quando mangi l'avena se sei eccessivamente sensibile ai cibi ricchi di fibre. Tenere un diario alimentare può aiutarti a determinare se ciò che hai è un'allergia all'avenina o una condizione diversa.

Sintomi

L'allergia all'avena non è comune ma può verificarsi in neonati, bambini e adulti. Un'allergia all'avena potrebbe provocare sintomi che vanno da lievi a gravi, come:

• pelle macchiata, irritata e pruriginosa
• eruzione cutanea o irritazione della pelle su e in bocca
• gola irritata
• naso che cola o congestione nasale
• prurito agli occhi
• nausea
• vomito
• diarrea
• mal di stomaco
• respirazione difficoltosa
• anafilassi

La sensibilità dell'avena può provocare sintomi più lievi che richiedono più tempo per manifestarsi. Questi sintomi possono, tuttavia, diventare cronici se si mangia avena o se ne viene a contatto ripetutamente. Questi sintomi includono:

• irritazione e infiammazione dello stomaco
• diarrea
• fatica

Nei neonati e nei bambini, una reazione all'avena può causare la sindrome da enterocolite indotta da proteine ​​alimentari (FPIES). Questa condizione colpisce il tratto gastrointestinale. Può causare vomito, disidratazione, diarrea e scarsa crescita.

Se grave oa lungo termine, FPIES può anche causare letargia e fame. Molti alimenti, non solo l'avena, possono innescare FPIES.

L'allergia all'avena può anche influire negativamente sulla pelle se usata localmente. Uno studio del 2007 su bambini con dermatite atopica ha rilevato che una percentuale significativa di neonati e bambini ha avuto reazioni cutanee allergiche a prodotti contenenti avena, come lozioni.

Gli adulti possono anche manifestare reazioni cutanee se sono allergici o sensibili all'avena e utilizzano prodotti contenenti questo ingrediente.

Trattamento

Se sei allergico o sensibile all'avenina, è importante evitare l'avena in ciò che mangi e nei prodotti che usi. Controlla le etichette per parole come avena, polvere d'avena e avenina. Le cose da evitare includono:

• bagno di farina d'avena
• lozione di farina d'avena
• muesli
• muesli e barrette di cereali
• porridge
• fiocchi d'avena
• biscotti di farina d'avena
• birra
• torta d'avena
• latte d'avena
• mangime per cavalli contenente avena, come il fieno di avena

Spesso puoi fermare lievi reazioni allergiche all'avena assumendo un antistaminico orale. Se hai una reazione cutanea, i corticosteroidi topici possono essere d'aiuto.

Diagnosi

Esistono diversi test che possono individuare allergie alimentari di tutti i tipi, compresa l'avena. Questi includono:

• Test della puntura della pelle (test del graffio). Questo test può analizzare la tua reazione allergica a molte sostanze contemporaneamente. Usando una lancetta, il medico posizionerà piccole quantità di allergeni insieme a istamina e glicerina o soluzione salina sotto la pelle dell'avambraccio per vedere quali generano una risposta. Il test non è doloroso e richiede dai 20 ai 40 minuti.
• Patch test. Questo test utilizza cerotti trattati con allergeni. I cerotti rimangono in posizione sulla schiena o sul braccio per un massimo di due giorni per determinare se si ha una reazione allergica ritardata all'avena.
• Sfida alimentare orale. Questo test richiede di ingerire avena, in quantità crescenti, per vedere se si ha una reazione allergica. Questo test deve essere eseguito solo in una struttura medica, dove è possibile essere trattati per gravi sintomi allergici, se si verificano.

Quando vedere il tuo dottore

Se hai una grave reazione allergica all'avena, come problemi di respirazione o anafilassi, chiama il 911 o consulta immediatamente il medico.

Come con qualsiasi allergia alimentare, questi sintomi possono diventare rapidamente pericolosi per la vita, ma di solito possono essere interrotti con un autoiniettore di epinefrina a volte chiamato EpiPen.

Anche se porti l'adrenalina e la usi per fermare un attacco, chiama i servizi di emergenza sanitaria o vai al pronto soccorso più vicino immediatamente dopo un episodio di anafilassi.

I sintomi dell'anafilassi includono:

• calo della pressione sanguigna
• orticaria o prurito alla pelle
• respiro sibilante o difficoltà a respirare
• gonfiore della lingua o della gola
• nausea
• vomito
• diarrea
• polso debole e rapido
• vertigini
• svenimento

Porta via

La sensibilità o l'allergia all'avena è rara. Le persone con queste condizioni hanno una reazione del sistema immunitario all'avenina, una proteina presente nell'avena.

Le persone sensibili al glutine, come quelle con malattia celiaca, possono anche reagire negativamente all'avena a causa della contaminazione incrociata dei prodotti.

Un'allergia all'avena può causare una condizione potenzialmente grave nei neonati e nei bambini. Può anche causare dermatite atopica.

Se sospetti che tu o tuo figlio soffriate di allergia o sensibilità all'avena, evitate l'avena e parlate con il vostro medico.

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